Missione nelle Filippine dal 1983 al 2005

La missione delle Orsoline Missionarie del Sacro Cuore nelle Filippine – Dal 25 Febbraio 1983 al 2005

 

Ventidue anni fa, il 25 Febbraio 1983, tre Orsoline Missionarie del Sacro Cuore proveniente dall’Australia: Suor Clara, Suor Anna Maria e Suor Pia, hanno incominciato da zero una nuova Missione nelle Flippine, affrontando difficolta’ di lingua, cultura e abitudini.

Una missione tra i poveri era stata richiesta da molte nostre suore, alcune reduci dalla Cina, da cui erano state scacciate, e altre – più giovani – che, spinte dai segni dei tempi, volevano dare aiuto a quelli che non avevano nulla e non avevano voce per farsi ascoltare.

L’ultima spinta venne dai Padri Gesuiti, P. Raviolo, superiore della missione dei Gesuiti del Bukidnon e Padre Leoni, parroco del villaggio di Cabanglasan dove aveva cominciato a lavorare da poco, prima costruendo una povera chiesa di legno e poi una scuola media-superiore anch’essa di legno. Intorno cassette miserabili simili a capanne col tetto di paglia. Mancava naturalmente l’elettricità.

Le tre missionarie, che venivano dall’Australia, dove avevano lavorato per molti anni tra gli emigranti e conoscevano l’inglese, si accorsero ben presto che era necessario conoscere il Cebuano perche’ la povera gente con cui venivano a trovarsi a contatto non parlava l’inglese.

Non fu facile imparare il cebuano, lingua di struttura malese, per Suore non più’ giovani. Ma esse piene di entusiasmo, si misero a studiare con una maestra filippina, abitando a Malaybalay nel convento di una congregazione diocesana locale. In tre mesi riuscirono ad imparare qualche cosa, tanto da capire e farsi capire nelle cose essenziali.

Il convento a Cabanglasan fu presto finito ed esse vi si trasferirono: mancavano luce ed acqua. Presto fu costruito un pozzo la cui acqua doveva essere bollita. Si acquisto’ una lampada ad acetilene da portare in giro nel convento. Nelle camerette delle Suore si usarono piccole lucernine come forse aveva la Sacra Famiglia a Nazaret.

La gente, che non aveva mai visto le Suore, veniva a visitarle: centinaia di persone, moltissimi aborigeni dai villaggi delle montagne del Bukidnon, per lo più’ coperti di stracci e con numerosissimi bambini denutriti. Tutti chiedevano aiuti: indumenti, cibo, denaro. Si capì che si rendeva necessario un ambulatorio per poter curare ogni genere di malattie e per distribuire latte ai bambini. La richiesta fu fatta agli amici italiani, che si trasformarono in benefattori.

Cominciarono ad arrivare scatoloni di indumenti e di medicine. Ma più indumenta si distribuivano e più gente veniva e le tre Suore si sentirono perdute. A sera erano stanchissime e restava il dubbio se quella fosse la strada migliore.

Il Padre Leoni chiese il loro aiuto per insegnare religione nella scuola dove, per fortuna, si poteva usare la lingua inglese Sr. Clara lavorava nell’ambulatorio e nella scuola senza un momento di riposo, Sr.Anna Maria in giro per i villaggi al volante di una piccola jeep che era stata acquistata, Sr. Pia visitava i barrios, aveva il controllo di una scuola elementare, dipendente dalla ditta di legname e seguiva con cura il pollaio per avere le uova.

Presto vennero volontarie dall’Italia e dalle missioni per aiutare. Le visite delle Suore dell’Italia, del Giappone, dell’Australia e di Formosa davano energia e coraggio alle tre pioniere. Oltre ad aiuto di persone, si ebbero aiuti economici, che permisero di mandare avanti una missione senza entrate.

Man mano con l’esperienza, molte cose cambiarono: meno abiti distribuiti e più catechesi. Si aprì un asilo gratuito a cui subito affluirono i bambini. Si vide che la formazione dei bambini era essenziale per evangelizzare le famiglie. Si capì che i filippini, pur avendo molta fede, mancavano di formazione religiosa e questo incideva sulla moralità familiare.

Suor Anna Maria, direttrice dell’Asilo, pensò pure alla necessita’ di formare catechisti, ed ecco l’iniziativa del “giorno settimanale della catechesi” in cui si davano ai ragazzi della scuola del Padre le prime nozioni per fare di essi dei catechisti.

Le prime suore ebbero anche l’insegnamento religioso nella scuola cattolica del Padre e nella scuola pubblica media-superiore di Cabulohan.

Si capì subito la necessita’ della promozione vocazionale, con semplicità e in modo naturale, per formare suore filippine: religiose filippine per i filippini. Giornate di ritiro tra le ragazze delle due scuole medie-superiori, poi quelle che l’avessero desiderato, potevano venire a stare con noi come pre­aspiranti. Nuove missionarie si aggiunsero: Suor Bertilla, Suor Adele, Suor Armanda e Suor Fabrizia dall’Italia, Suor Claudia dal Giappone. L’aiuto fece respirare un po’ le tre pioniere.

Nel 1986 si costruì a Cagayan il noviziato e la casa di formazione per le novizie e le aspiranti che dovevono compiere gli studi universitari. Proprio nel momento di prendere il nuovo avvio, Suor Anna Maria, una delle tre Suore pioniere, ci lascio’ per tornare dal Signore. Aveva tanto desiderato questa missione e il Signore se la prese con sé.

Suor Fabrizia e’ superiora e maestra delle novizie. Le novizie e le probande guidano un oratorio, insegnano religione nelle scuole e fanno catechesi e paraliturgia in luoghi molto poveri. Le aspiranti continuano gli studi prima di proseguire alla formazione.

Nel 1989 venne costruita la casa di Manila, in una zona periferica vicino al grande deposito delle immondizie: la montagna fumante. Alcune suore giovani, filippine che studiano part-time teologia lavorano anche nel villaggio delle immondizie e in un ambulatorio per i più poveri.

Si pensa di aprire un centro di artigianato e un centro di nutrizione per i bambini denutriti. A Manila vive Suor Clara superiora e coordinatrice della missione insieme a due giovani suore filippine. Nella missione al momento sono presenti 5 suore italiane, 4 suore filippine, 7 novizie, 1 probanda e 6 aspiranti.

Nel 1993 e’ stato costruito l’asilo del Townsite a due Km. da Cabanglasan. Suor Adele e’ superiora, dirige i due asili e si dedica alla pastorale. Suor Armanda visita i barrios con una catechista, guida l’oratorio festivo. Suor Claudia lavora nel dispensario e fa catechesi.

Il 25 febbraio 1993 si e’ festeggiato il 10º anniversario di fondazione a Cabanglasan. Grande festa per l’occasione. Il 24 sono giunte tutte le suore, novizie e aspiranti di Cagayan de Oro e le Suore da Manila.

Il giorno seguente, il Vescovo Mons. Rosales ha benedetto la targa commemorativa, la statua del Sacro Cuore, il parco con i giochi dei bambini e il palcoscenico in cui e’ stata concelebrate la Messa dal Vescovo, dal Parroco, Padre Leoni e da Padre Martin, Parroco del Townsite. Nel pomeriggio il Vescovo ha benedetto il nuovo asilo al Townsite dedicato a Madre Zileri.

Discorsi e ringraziamenti sono stati fatti dagli ex alumni dell’asilo e dell’oratorio, dal Vescovo, dai due Parroci. Una consigliera del municipio ha ringraziato le Suore, a nome del Sindaco, che in quei giorni si trovava a Manila, ha parlato di quanti sacrifici e quanto bene hanno fatto le Suore in quei dieci anni di presenza in mezzo a loro.

Alla fine della giornata, Suore, novizie, aspiranti e lavoranti si sono recate in cappella a ringraziare, prima di tutto il Signore e poi la Madre Zileri da cui il nuovo asilo ha preso il nome. Le abbiamo chiesto di continuare a guidarci perche’ possiamo conservare sempre lo spirito di vere Orsoline del Sacro Cuore e possiamo trasmetterlo alle nostre Suore filippine per la maggior Gloria di Dio.

Nel 1997, con l’aiuto dei nostri carissimi benefattori, a cui dobbiamo riconoscenza per la loro generosità, abbiamo potuto aprire una nuova Missione a Bohol, Panglao. Una Suora filippina lavora a tempo pieno in Diocesi, coordinatrice dei giovani.

Una Suora insegna a tempo pieno religione nella scuola privata elementare e media in Bohol Wisdom School.

Una Suora insegna part-time religione nella scuola Parrocchiale, media, della Parrocchia Per il prossimo anno scolastico, 2005, siamo state invitate dal Parroco di Panglao a gestire l’asilo Parrocchiale.

La superiora della casa, suora filippina, e’ maestra delle aspiranti. Da’ ritiri a studenti e altri gruppi. Prepara e forma i chierichetti della parrocchia. Conduce Seminar per i giovani e i non più giovani. Fa dirczione spirituale a qualche gruppo della parrocchia. E’ coinvolta in alcune attività’ della Diocesi. Insieme alle aspiranti al sabato e alla domenica fa’ oratorio e catechismo a più di 200 bambini.

 

Notizie del “Centro della Mamma e del bambino”.

Il “Centro della Mamma e del Bambino” ebbe inizio nel 1994 per aiutare le numerose famiglie della discarica a Pinagbuhatan, una grossa borgata di Pasig, Metro Manila, abitata prevalentemente da poveri e abusivi.

Con l’aiuto della Conferenza Episcopale Italiana e di generosi benefattori in Italia, Giappone, Taiwan e Australia si aprì un centro ( a fianco del nostro convento) ove trenta donne, mentre alcune baby-sitters badavano ai loro piccolini, potevano apprendere un mestiere: fare stuoie, articoli religiosi, borsette, preparare cibi a lunga conservazione, ecc.

Per rendere più facile la presenza ai corsi, fu necessario dare loro il quotidiano sostentamento: un sussidio, come compenso del lavoro fatto durante l’apprendimento, pasti e cure mediche gratuite.

Con l’inizio dell’anno scolastico 2001, dopo sette anni, la CEI, questa fonte che sosteneva il 60% delle spese, ci e’ venuta a mancare poiché essa da’ il suo aiuto solo per un determinato numero di anni.

Fidandoci della Provvidenza si e’ iniziato lo stesso il solito programma annuale, ma ridotto nelle sue proporzioni, per poter rimanere nei limiti previsti delle offerte: a. sei mesi di lezioni per quindici mamme; b. sei mesi di asilo-nido per quindici bambini, sotto i sei anni, qualche volta arrivono a 23 come quest’anno. c. restano fissi: il sussidio giornaliero, i pasti e le cure mediche gratuite.

 

L’ASILO NIDO

Alle 7:30, appena le mamme alunne arrivano, subito vanno al convento per accompagnare I loro bambini all’asilo nido.

Le mamme si fermano per qualche tempo nel giardino dell’asilo-nido per dare da mangiare la colazione e lavarli.

Quando le mamme vanno a scuola, i bambini giocano per un po’ in giardino, poi vanno dentro nell’asilo nido e dormono più di un’ora. Quando si svegliano fanno merenda e poi giocano fino all’ora di pranzo.

Le mamme e i loro bambini, vengono a scuola dal lunedì al venerdì, dalle 7:30 alle 12. Le lezioni iniziano il primo lunedì di giugno e finiscono per Natale.

 

LA SCUOLA DELLE MAMME

Dopo aver dato da mangiare ai loro bambini le mamme si recano al Centro per le lezioni.

Lo scopo di questa scuola e’ insegnare a gruppi di mamme un mestiere affinchè possano lavorare, guadagnare e così aiutare la propria famiglia.

 

CORSI E BENEFICI

Le Suore Orsoline-tramite l’aiuto dei generosi benefattori offrono a queste mamme:

  • corsi gratuiti di: catechismo, biologia e igiene, artigianato cucina;
  • pasti : colazione, merenda e pranzo per i bambini; merenda e pranzo per le mamme;
  • cure mediche gratuite;
  • un sussidio di cento pesos (due dollari) al giorno.

Le donne qui imparano a tessere tappetini, che sono di facile smercio, perche’ sono molto richiesti sul mercato per l’enorme uso che se ne fa nelle Filippine.

 

AMBULATORIO

L’ambulatorio è stato donato da un gruppo di benefattori italiani di Lucca, che ne hanno seguito anche la costruzione. Le mamme e i loro bambini sono liberi di recarsi all’ambulatorio tutte le volte che hanno necessita’.

Le visite sono gratis, cosi pure le cure. Spesso le cure sono lunghe e costose, come quelle per la tubercolosi.

Dopo un mese di frequenza al centro, la pediatra, che viene alla nostra clinica una volta alla settimana, ha trovato che 19 bambini e 13 mamme hanno la tubercolosi in fase piuttosto avanzata.

Quando si tratta di ospitalizzazione non riusciamo a pagare le spese dell’ospedale; cerchiamo tuttavia di contribuire almeno in parte alle spese.

Le mamme imparano a preparare i pasti secondo le regole della dietetica. Oltre a questo imparano anche a preparare la tavola con ordine e proprietà.

Questa lezione e’ veramente importante poiché alcune allieve, in seguito, allestiscono una piccolo cucina con una modestissima tavola calda davanti alla loro casa e servono pasti ai passanti. Ciò sta diventando molto comune nelle Filippine in questi ultimi anni.

Sono ormai molte le donne filippine che lavorano, benestanti o povere che siano, per cui i pasti non sono più cucinati in casa con regolarità. Spesso la famiglia finisce col comprare i cibi già pronti in grandi ristoranti (se ricca) o in piccole cucine economiche, allestite sulle strade. Tutto molto alla buona, ma straordinariamente efficiente.

 

LA FINE DELLA GIORNATA

Le mamme concludono la loro giornata di scuola a tavola. Una volta al giorno possono mangiare un pasto completo, sedute comodamente a tavola, senza avere attorno i loro bambini che piangono. Mentre le mamme mangiano, anche i piccoli fanno il loro pranzo. Anche loro una volta al giorno godono un pasto completo, seduti comodamente a tavola. A casa devono sempre condividere il poco cibo con i numerosi fratelli affamati. Qui invece possono saziarsi.

DEFINITIVAMENTE NON POTREMMO FARE TUTTO QUESTO SE NON AVESSIMO BENEFATTORI ALLE SPALLE CHE CONTINUAMENTE CI SOSTENGONO.